Lasci tenero amore

Seppur taccia la tua bocca,
Sempre parca,
L’aria é gravida delle tue bellezze,
Di quando, senza rumore,
Hai attraversato le vite degli altri
Generoso e profondo.

La tua bontà senza fracassi,
l’intelligenza che guida e non prevarica,
Lo sguardo dei padri, la spalla da fratello, la risposta illuminante e pacata

Ora sei altrove, eppure ancor ti stringo
Al petto, vivo, la carne martoriata,
Lasci l’orma degli uomini di temperamento,
Lasci mille ricordi che strappano
Sorrisi, e tenero amore

Amelia De Simone – 30 luglio 2015

Il frammento

Mi hai dipinto la pelle stanotte
Con gli ori dei tuoi avi,
Son diventata tela
Per dar luce ai tuoi sogni,
La tua modella e musa,
L’avorio che diventa ocra,
La testa reclinata, gli occhi socchiusi,
I capelli che sfiorano le spalle nude,
Mi racconti i tuoi segreti nella febbre
Della notte, li sussurri ,
Mi incateni a te consegnandomi
Il fardello greve di parole mai condivise,
Divento Arte,
Divento scrigno,
Divento frammento di storia

Amelia De Simone – luglio 2015

Io vorrei voltarmi

Trema, eppur sei solo tu,
Ma trema la mia mano,
Troppo accogliere tutto questo sentire,
É di altri cuori, più forti e sani,
E generosi assai,
Io vorrei voltarmi e non saper di te,
Che troppo prendi dalle mie pelle,
Troppi respiri, troppi afflati,
Troppi domani, troppi disegni,
Mi lasci sgomenta,
Come un credente che veda il suo dio,
Vorrei voltarmi, ma non so farlo

Amelia De Simone – luglio 2015

Aspetto il tuo ritorno

Aspetto il tuo ritorno
Costruendo lampade
Con lucciole, un po’ di sole,
Di sorrisi irrefrenabili,
Di saltelli da bambina

Ti illumineranno il volto,
Ti faranno sorridere,
Sarai pieno di luce,
Di carezze, di baci,
Di parole stordenti

Ti sembrerà così semplice amarmi,
Come se fosse nascere,
Come se fosse respirare,
Un po’ di dolore in petto
E tutto il resto felicità

Amelia De Simone – luglio 2015

É solo contorno

Nasco e muoio sulle tue labbra,
E nel frattempo amo di te pure altro,
I tuoi occhi, i tuoi versi, il tuo spirito multiforme,
Ma é solo contorno,
Solo una scusa un po’ banale per farmi baciare,
Le tue labbra mi affamano, mi figliano, mi uccidono

Amelia De Simone – luglio 2015

L’amore gioioso

Mi conservi nei tuoi silenzi,
intatta, ripeti mille volte in mente
Le mie movenze,
ti istupidisci nella memoria,
la nostalgia diventa una compagna fissa,
ti siede in braccio al posto mio, composta,
Io mi conservo intatta, vorrai ritrovarmi
Quando il piacere di amore malinconico
Diventerà noioso,
E l’amore gioioso, l’amore che non ammette i vuoti,
Esploderà tiranno

Amelia De Simone – luglio 2015

I fischi all’orecchio

Ho un solo vanto,
D’essere bella nei tuoi occhi,
E semplice nei tuoi sogni,
Come acqua e menta,
E color freschezza,
Sapor di buono e ventoso,
Ho un solo vanto
Di leggere i i tuoi pensieri
E di inventarli anche un po’,
Mentre sdraiato sul divano
Fissi il soffitto e vedi i miei fianchi,
Ho un solo vanto,
Di pensarti e conservati indenne,
Nonostante le mie tempeste,
I pianti a volte e quelle paure
Un po’ infantili
Ho un solo vanto,
Di mettere in poesia
Tutti i marosi, e le correnti sotterranee,
E i vuoti d’aria, i fischi all’orecchio
E i fuochi sulla pelle

Amelia De Simone – luglio 2015

Fammi nascere intera

Le tue parole d’oro e petali
Mi rendono pietra
La bocca tace
E il petto e gli occhi traboccano.

Insegnami l’ora della mia felicità,
Restutuiscimi la fede,
L’aria fine nei polmoni,
La testa serena sul cuscino,
Restituiscimi agli incanti,
Ai sogni che assomigliano alla pace,
All’amor di me.

Fammi nascere ancora,
Intera, sana, senza più spine,
Leggera, gli occhi senza tormento,
Ripetimi le parole d’oro e petali,
E frantuma la pietra.

Rendimi fluida, acqua di ruscello,
Aria che fluttua felice,
Rendimi libera, paziente,
Senza più periferia

Amelia De Simone – giugno 2015

Senza mani alzate

Tremo, il tuo arrivo
Mi rende foglia tremula
Al soffio del vento,
Il tuo corpo nudo che
Indaga il mio,
Nuda carne, nudi i pensieri,
Nude le vene del cuore,
Fragili questi occhi
Che vogliono rompersi
A tanto fragore,
Io tremo, non venire,
Mi trovi senza vesti,
Senza mani alzate,
Arriva presto, resta,
Parti, proteggimi,
Non rompermi,
Non venire, non andare,
Io tremo, e sei già qui

Amelia De Simone – maggio 2015

E le movenze, eleganti

Sei gigante nell’assenza,
Il Maestro che non sei,
I tuoi sguardi diventano
Intensi, lunghi,
Da cortometraggio,
La parola che ti ruggisce negli scritti,
Diventa mansueta sulle labbra,
Al rallentatore rammento i tuoi respiri,
E le movenze, eleganti, ma forse solo nell’invenzione,
Il pane condiviso con la leggerezza
E bramosìa dei giorni materiali,
Nel ricordo diventa ostia,
E così la mano tua che serra i miei fianchi,
Diventa mano di asceta,
La tua assenza ti ricrea,
Ti fa nuovo, d’una veste che ti farebbe
Sorridere e scuotere la testa

Amelia De Simone – giugno 2015

Ciliegie sulle labbra

 

Untitled 6

Stamattina indosserò ciliegie sulle labbra,
Un vestito di stoffa leggera, che svolazza,
I capelli saranno cornice rossa,
E quegli occhi che son finestre luminose
Guarderanno curiosi altri mondi,
Le gambe libere avranno il vento sulla pelle,
Le braccia saranno allegre, nude,
Ho fame, ho voglia di mordere l’aria,
Di prendere per me tutti i raggi di sole,
E ubriacarmi anche, di vita, di spensieratezza,
Di voci piene di racconti e pelle cotta dal sole,
Stamattina indosserò ciliegie e i miei sogni migliori

Amelia De Simone – giugno 2015